È questo lo spot più pericoloso del mondo?
Un'ondata violenta tramite i social network, interrogazioni politiche, un attacco hacker, un allarme bomba...
Metti un giorno come un altro. Una società incontra un’agenzia pubblicitaria, gli commissiona uno spot e i creativi si mettono al lavoro. Dopo qualche giorno l’account dell’agenzia torna a presentare le idee.
La società sceglie la proposta migliore e via, si passa alla produzione. Tutto sembra venuto bene e il reparto marketing dell’azienda già si sogna alla premiazione dei Leoni di Cannes.
Invece, apriti cielo!
Dopo la messa in onda cominciano ad arrivare i primi commenti dai social, la maggior parte negativi. Fin qui nulla di particolarmente straordinario. Partono poi all’attacco i politici che chiedono l’immediata cancellazione e minacce di vario genere. Nello stesso momento l’agenzia pubblicitaria che aveva realizzato lo spot riceve un attacco hacker e un allarme bomba.
Riepiloghiamo: 30 miseri secondi di filmato:
- ricevono insulti e richieste di cancellazione dai politici
- provocano ondate di rabbia tra gli utenti
- fanno partire attacchi hacker
- scatenano un allarme bomba
- mandano in crisi la società
- …
Ma cos’è successo?
Tutto nasce da una campagna commissionata dalla Sas – Scandinavian Airlines, la compagnia aerea del Nord Europa. Nel filmato si chiede: “Cosa è veramente scandinavo?“, e poi parte la risposta che ha innescato lo scandalo: “Assolutamente niente!“. E lo spot prosegue con esempi che fanno parte della cultura di Svezia, Norvegia e Danimarca e che, in realtà, hanno origine in altri paesi (la democrazia in Grecia – le pale eoliche in Persia – le polpette arrivano dalla Turchia, etc…).
Lo scopo era anche abbastanza semplice da cogliere: ogni paese è un mix di culture, tradizioni, prodotti… che hanno legami con tutto il mondo. Essendo poi lo spot di una compagnia aerea, è ovvio che il messaggio stimolasse la connessione tra popoli e paesi, l’incontro tra culture diverse e l’arricchimento che proviene dagli scambi e dai viaggi.
Ma agli scandinavi la cosa non è affatto piaciuta. Il lato ironico non è stato assolutamente colto. Fatto sta che lo spot su YouTube (lo trovate a fine articolo), ha costretto la compagnia a disabilitare i commenti e presenta, su più di un milione di visualizzazioni, 110.000 pollici in basso.
Quando anche l’azienda concorrente (la Norwegian Air) ha cominciato a prendersi gioco della Sas, quest’ultima si è vista costretta a ritirare lo spot dalla programmazione.
La prossima volta che posteremo un video quindi, pensiamoci due o tre volte prima di premere il tasto invio.