Le interviste esclusive: Luca Maria Pinoli
Alimentazione, salute, benessere e stili di vita.
Inizia con oggi un nuovo appuntamento dedicato a salute e benessere. In questi giorni si è parlato tanto di salute, in antagonismo alla malattia. La nostra rubrica vuole invece allargare gli orizzonti e affronterà la salute anche e soprattutto approfondendo il tema del benessere, della prevenzione, dello “stare bene” e dell’alimentazione. Si parlerà così di medicina della salute e di stile di vita per comprendere tutte le discipline e le specializzazioni che consentono di valutare l’insieme degli elementi che contribuiscono alla salute e al benessere dell’individuo. Per farlo nel migliore dei modi ci rivolgiamo ad un esperto, il dottor Luca Maria Pinoli che ci accompagnerà oggi, e a seguire, in una serie di articoli dedicati all’argomento.
Per presentarlo al meglio, realizziamo qui una breve intervista che ci permetterà di conoscere il suo percorso professionale e il suo approccio a 360 gradi alla sfera del benessere.
D. La sua carriera professionale nasce nell’ambito della medicina tradizionale, con una laurea in medicina e chirurgia. Cosa l’ha portata a utilizzare un approccio nuovo, oltrepassando le barriere della medicina classica?
Posso dire che è stato un fatto del tutto occasionale, lavoravo nel 2010 per il Palermo Calcio,come posturologo e li ho incrociato un medico, responsabile dell’aspetto nutrizionale, il quale una volta mi invitò a Varese a un seminario da lui tenuto riguardante la nutraceutica. Fu un colpo di fulmine, il giorno seguente mi iscrissi alla scuola di omotossicologia della Guna, quello fu il mio inizio, il primo master triennale, da lì si sono susseguiti altri master, corsi e scuole dedicate.
D. Sentiamo spesso parlare di medicina olistica. Ci può spiegare di che cosa si tratta?
Olistico è un termine ormai obsoleto, ma che rende l’idea di cosa significhi medicina completa. È quello che anche io leggo come l’unico modo, per un medico, di entrare in sintonia con il paziente, che ancora oggi, troppo spesso, viene visto come una macchina a scomparti, e non come una sola entità. Questa visione limita molto la capacità di poter emettere una diagnosi e conseguentemente una terapia che molto spesso, nell’ambito della medicina allopatica, si limita a curare i sintomi e non le cause, con la somministrazione direi standardizzata di farmaci validi per tutti. Viceversa la medicina non tradizionale analizza il soggetto nella sua totalità, e grazie a questo approccio è in grado di curare le cause e quindi risolvere le problematiche, e conseguentemente anche i sintomi.
D. Quali sono i pilastri di questo approccio integrato?
L’individuo va conosciuto sotto ogni aspetto: fisico, mentale, biochimico, costituzionale, nell’ambito dello stile di vita che segue; in questo l’alimentazione svolge un ruolo di primaria importanza. Per la sua implicazione in termini di scelte alimentari e conseguentemente oscillazione tra benessere e malattia.
D. Il tema della prevenzione è sempre più attuale e godere di buona salute, sembra paradossale, è il miglior modo per non ammalarsi. Quali sono i nostri miglior alleati?
Lo stile di vita inteso come modalità comportamentali, nell’ ambito dei rapporti che l’individuo incrocia a livello sociale, relazionale, nel rispetto di poche ma fondamentali regole che se rispettate ci portano indubbiamente in una condizione migliore rispetto a chi non ha rispetto del proprio corpo e del proprio spirito. Per spiritualità non intendo nulla di religioso, ma un atteggiamento responsabile e cosciente verso ciò che ci puo’ fare bene o ci potrebbe nuocere. Riporto sempre un esempio banale ai miei pazienti, ai quali spiego come il nostro star bene è come uno sgabello a tre gambe, una è la giusta alimentazione, un’altra è l’attività fisica e la terza è la mente, intesa come ricerca di equilibrio anche a livello psichico. Se una sola di queste componenti manca, ecco che ci allontaniamo dallo stato di benessere, se poi ne manca più di una o addirittura tutte e tre, l’ individuo non puo’ che trovarsi in una condizione di malattia.
D. Dalle sue parole capiamo che lo stile di vita è molto importante. Spesso dobbiamo correggere le nostre abitudini per migliorarlo. La scarsità di tempo è un limite effettivo o un alibi?
Indubbiamente ci sono situazioni nelle quali è difficile, ma non impossibile, fare attività fisica per questioni lavorative. Il più delle volte, diventa la più facile delle rinunce, ma questo è sbagliato: siamo animali corridori e cacciatori e non possiamo, anche dopo milioni di anni, pensare di cambiare. Se poi decidiamo di passare all’inattività, compiamo la scelta sbagliata e chi lo fa, fa’ del male a se stesso. Chi non trova il tempo per stare bene oggi e volersi bene, dovra’ trovarlo domani per curarsi, quando però, probabilmente, sarà troppo tardi.
D. Prima di salutarci, ci lascia un primo suggerimento per iniziare questo viaggio verso il benessere?
Buonsenso, in tutto quello che si fa, dall’attenzione alla scelta del cibo, al rispetto del sonno, al movimento, al rapporto con gli altri… Sono poche cose, sono la nostra medicina. Queste regole devono accompagnarci per tutta la vita e dovremo imparare anche a trasmetterle ai nostri figli.
Ringraziamo il dottor Pinoli e gli diamo appuntamento alla prossima settimana.
Dott. Luca Maria Pinoli
Medico Chirurgo – Omotossicologia – Discipline Integrate – Dieto-terapia Bionutrizionale
Specialista in Odontostomatologia
Via B. Ricasoli, 2 – 20121 Milano
t. +39 02 437239
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