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Rigopiano: All’asta i beni dell’hotel salvati dalla valanga sotto la quale morirono 29 persone
Champagne, arredi, quadri messi all’incanto. Il legale delle famiglie delle vittime: “Macabra asta per assicurarsi bottiglie di vino”.
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Il curatore fallimentare: “Nessun collegamento tra beni all’asta e valanga”. Nella tragedia del 2017 sul Gran Sasso morirono 29 persone
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Il tesoro delle cantine (vino e champagne), la vasca a irdomassaggio e i lettini della Spa, e poi gli arredi, i quadri, le ceramiche (piatti e zuppiere). Quel che si è salvato dalla valanga che ha travolto l’hotel di Rigopiano, sul Gran Sasso, icon il terremoto del 18 gennaio 2017 uccidendo 29 persone si può acquistare sul sito delle aste giudiziarie.
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“Il 30 ottobre scorso a Pescara – spiega l’avvocato Romolo Reboa, che, insieme agli avvocati Gabriele Germano, Massimo Reboa, Silvia Rodaro, Maurizio Sangermano e Roberta Verginelli assiste le famiglie di quattro vittime – si è tenuta un’asta delle bottiglie di vino pregiato che si trovano nell’hotel e si sono salvate dalla valanga.
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Chi le ha messe in vendita è l’avvocato Sergio Iannucci, curatore del Fallimento 70/2010, Del Rosso srl, mentre non è conosciuto chi farà il macabro brindisi al prezzo di aggiudicazione di 1.800 euro come chi ha partecipato per rilanciare, dato che il prezzo base era di 700 euro”.
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Articolo di Repubblica, consultabile in forma integrale tramite il seguente link:
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