Stefano Crialesi e la sua Brigata, ai fornelli del “1930”, l’esclusivo ristorante dei Vip che apre a Roma
Uno storico bar di via Paolo Emilio 53, angolo via dei Gracchi, zona Prati, nasconde una piacevole sorpresa.
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Basta scendere una sontuosa scala di marmo ed ecco apparire un grande ristorante, suddiviso in salette e privè, molto chic, con una cucina tradizionale ma gourmet.
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E’ stato battezzato “1930 Restaurant&Lounge Bar” perchè, come spiega la giovane e bella proprietaria Rosa Casarrubia, “la data 1930 non vuole essere un richiamo a un anno o un’epoca ma nasce dall’unione di due numeri importati per me: il 19, mio giorno di nascita, e il 30, ovvero l’età in cui ho preso le chiavi del locale”.
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Un posto magico, nato dapprima nella testa della giovane imprenditrice siciliana che a soli 18 anni si è trasferita a Roma per lavorare in alcuni prestigiosi Circoli della Capitale e apprendere le prime nozioni del mestiere. Proprio lì nasce in lei la voglia di fare qualcosa da sola.
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Tanto che a 27 anni Rosa lascia il “posto fisso” per buttarsi nel mondo dell’imprenditoria. Rileva un bar tavola calda in centro e dopo tre anni, spinta dalla voglia di creare qualcosa di più grande, si mette alla ricerca di un luogo che possa diventare il coronamento del sogno della sua vita.
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.L’incontro con la vulcanica Lina Ciocca, un’altra che sogna in grande e decide di appoggiare la ragazza, unendo le forze e le esperienze, dà vita al “1930 Restaurant&Lounge Bar”.
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Creato il locale, mancava colui che potesse dargli vita e sapore, portando nei piatti manicaretti tradizionali ma creativi e contemporanei, tanto da far sentire chiunque come a casa propria.
Ed eccolo qua: è lo chef internazionale Stefano Crialesi, che ha cucinato per molti Vip nostrani, tycoon americani e oligarchi russi, sempre in giro per il mondo, dalle Hawaii a Porto Cervo, da Roma a Milano.
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Noto anche per le sue torte della nonna alle carote, recapitate direttamente al domicilio delle very important person. Con la sua brigata, lo chef Crialesi punta a una cucina gourmet ma con sapori tipicamente mediterranei.
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“Riporterò sulla tavola tutti gli ingredienti della cucina italiana e in particolare siciliana”, dice Stefano. In menù tanto pesce col pescato del giorno ma anche piatti di carne raffinati.
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Qualche esempio? Tagliolini al nero di seppia con vongole e bottarga; risotto zucca e cozze mantecati al pecorino al profumo di limone; gamberi rossi di Mazara del Vallo in tartare; calamaro su caponatina di verdure; arrosto di vitella farcito e guancia di vitello brasata.
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Sorprese diverse ogni sera e variazioni del menù ogni mese.
Aperto anche a pranzo con un super brunch a buffet, se non si vuole ordinare alla carta.
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Il “1930”, dunque, si sviluppa su due piani: al piano terra appena entrati si accede a un moderno bar con annessa saletta dove è possibile consumare comodamente una colazione, un brunch o un aperitivo serale.
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Al piano inferiore, scesa la scala delle meraviglie, ecco il ristorante di 280 metriquadri caratterizzato da volte e archi che rendono tutto caldo e accogliente, anche perchè la proprietaria ha voluto riportare, il più possibile, i colori della sua Sicilia.
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Proseguendo si accede a una saletta privata, ottima per chi volesse una situazione o una cena più intima. Oltre le volte, ecco la saletta lounge bar, un’ambiente di completo relax, dove accomodati sui divani di pelle cester, tra luci soffuse e musica lounge, si può concludere la cena sorseggiando un buon distillato.
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Aperto da pochissimi giorni, il ristorante sarà inaugurato giovedì 8 novembre alle 21 con una serata mondana piena di ospiti Vip.
Articolo di Gabriella Sassone.
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